Clamoroso scivolone accaduto recentemente ad LG in Corea del Sud, patria natia del produttore, a distanza di un anno dalla commercializzazione dell’LG Optimus 2X. La dirigenza ha ammesso pubblicamente di aver continuamente promosso il flash del device come di tipo Xenon quando in realtà si è sempre trattato di un comune LED. Un flash Xenon offre un’illuminazione superiore e viene spesso utilizzato nelle macchine fotografiche stand alone, per un produttore risulta quindi è più costoso integrarlo sul device oltre a doversi imbattere in un consumo maggiore di energia rispetto alle unità LED, un occupazione di spazio più ampia sul pcb ed infine per l’utente la mancanza di poter effettuare riprese video a flash acceso.
LG da parte sua a chiesto scusa pubblicamente per l’errore commesso, con la promessa che una situazione del genere non si ripeterà più. Intanto però oltre 400.000 unità dello smartphone sono state vendute in tutto il territorio sud coreano e adesso molti degli acquirenti esigono un rimborso, proclamandosi vittime di pubblicità ingannevole.
Indubbiamente un errore grossolano anche se risulta quasi comica la situazione. Se per un utente poco esperto potrebbe non essere facile capire la differenza tra un flash allo xenon e uno a LED ad occhio nudo (differenza che forse non riuscirebbe ad apprezzare neanche nell’utilizzo), per le persone leggermente più informate, non è certamente difficile capire subito se si ha davanti un LED o uno Xenon.