La scorsa settimana si è concluso il Google I/O 2011, uno degli eventi più attesi insieme alla presentazione Apple che ormai hanno cadenza annuale. Le novità presentate sono indubbiamente tante, e ve le abbiamo riassunte in un unico articolo recentemente. Novità che, sebbene ottime, non sono state realmente mostrate lasciando con l’amaro in bocca moltissimi utenti. Quello che però è emerso è l’intenzione di Google di voler creare un vero e proprio sistema operativo universale in grado di interagire con qualsiasi apparecchio in quasi totale autonomia.
Non è ancora chiaro il percorso che verrà intrapreso dall’azienda nei prossimi mesi, ma Ice Cream Sandwich è stato presentato come un sistema in grado di essere eseguito su qualsiasi device, sia esso smartphone o Tablet e in grado di assicurare la giusta interfaccia a prescindere dalle dimensioni dello schermo. Inoltre, Ice Cream Sandwich, offrirà una rinnovata interfaccia, nuove API e tantissimi strumenti per poter sviluppare le applicazioni riprendendo lo stile di Honeycomb.
Dichiarazioni ufficiali, pubbliche che non sono state chiarite in modo netto e che lasciano molti dubbi. Se il nuovo sistema Google sarà adatto a tutti i device, Honeycomb che fine farà? E se l’attuale Android 3.x fosse soltanto un sistema “temporaneo” creato per sviluppare l’interfaccia base di Ice Cream Sandwich, utilizzare nuove API e iniziare lo sviluppo delle applicazioni in attesa di vedere la versione finale, completa e matura con Ice Cream?
Dalla presentazione è infatti emerso un bisogno di uniformità, di chiarezza e di minor frammentazione da parte di Google. L’accordo con i partner per i 18 mesi di aggiornamenti garantiti sembra un primo passo e sicuramente avere un solo sistema operativo potrebbe essere una soluzione più semplice per gestire i vari device.
Se da un lato Ice Cream unirà il mondo smartphone e quello Tablet, anche la Google TV potrebbe essere inglobata in questa mutazione. Gia dai prossimi mesi vedremo l’arrivo di Android 3.1 su questo strumento e l’abilitazione del Market e delle nuove funzionalità di noleggio film e streaming musicale potrebbero essere una premessa di una totale unificazione tra i tre mondi.
Purtroppo non si hanno certezze e Google non è stata assolutamente chiara sul come verranno affrontati i vari sistemi e se realmente verranno unificati. È però indubbio che le parole
“Ice Cream Sandwich sarà un sistema in grado di funzionare su qualsiasi device”
sono emerse ufficialmente durante la presentazione.
Un altro punto abbastanza certo è quello della tempistica. Google non sembra poter rilasciare questo nuovo update in tempi brevi e anzi, la fine dell’anno sembra essere il periodo più probabile.
Un altro elemento che potrebbe avvalorare la tesi di un’unificazione del sistema Honeycomb e quello Smartphone con Ice Cream, arriva dal non rilascio dei codici sorgente di Android 3.x. In molti si aspettavano questo rilascio con la versione di Android 3.1; questo però non è avvenuto e, se uniamo le considerazioni fatte sopra, una motivazione potrebbe essere proprio l’unificazione dei sistemi e il conseguente rilascio di un solo codice sorgente unico.
Al momento forse speculazioni, ma se uniamo i pochi elementi che abbiamo a disposizione e che sono emersi durante la manifestazione, queste ipotesi potrebbero non essere troppo fantasione.
Google ha inoltre creato uno strumento di sviluppo in grado di creare una simbiosi perfetta tra hardware e software. Sarà possibile interfacciare hardware di qualunque tipo con il proprio smartphone, il quale, attraverso una semplice applicazione, potrà espandere le funzionalità dell’oggetto con il quale ci stiamo interfacciando. Non solo domotica e ambiente domestico, ma le possibilità di questa interazione tra Android mobile e oggetti fisici e statici potrebbe avere risvolti veramente infiniti e inaspettati.
Il tutto condito dalla tecnologia NFC che potrebbe avere un’importanza fondamentale in questa nuova ottica di completo dialogo tra elementi diversi.
Se davvero Android si muoverà nella direzione ipotizzata, è facile fare dei calcoli rapidi:
- Android su Smartphone
- Android su Tablet
- Android in casa
- Android su Netbook
- Android su TV
- Android negli oggetti più comuni
Se tutto questo sarà gestito da un unico sistema in grado di lavorare su n hardware diversi con specifiche diverse, è chiaro che il prossimo futuro sarà verde. Se ad oggi le attivazioni Android contano 400.000 unità al giorno e sono in continua espansione con un raddoppio nell’ultimo anno, nel 2012 saremo a 800.000 attivazioni al giorno e sempre in continua crescita.
Se a questo aggiungiamo un neonato Google Chrome al debutto a Giugno e una presenza ormai completa di Google nella nostra vita quotidiana, non è che forse stiamo dando troppo potere ad un unica azienda che, nel giro di 3/4 anni avrà il controllo su milioni di dispositivi, miliardi di account e milioni di miliardi di informazioni personali e non, che controllerà gran parte della pubblicità su piattaforma mobile, in rete e magari anche altrove?
In futuro è verde, questo è indubbio, ma sarà tutto cosi positivo?
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