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Il monitoraggio della salute cardiaca è una delle funzionalità principali degli smartwatch, Pixel Watch inclusi. Il modello di terza generazione, in particolare, supporta una funzionalità molto utile e potenzialmente salvavita, già disponibile per i suoi possessori in Europa (e in Italia): il rilevamento dell'assenza del polso.
Laddove attiva, questa funzione consente allo smartwatch di chiamare immediatamente i servizi di emergenza se i sensori rilevano che il battito si è fermato, ad esempio in situazioni di insufficienza respiratoria o circolatoria, sovradosaggio o avvelenamento, oppure banalmente arresto cardiaco.
Ieri il lancio è iniziato anche negli Stati Uniti, dopo che Google ha ottenuto il via libera dalla Food and Drug Administration a fine febbraio. L'autorizzazione era necessaria, trattandosi di una "high-stakes feature"; prima ancora, era necessario che Google provasse l'affidabilità del rilevamento. In una scheda informativa, il produttore afferma di aver testato l'algoritmo con oltre 100 mila ore di dati per ridurre al minimo i falsi allarmi, e di aver pubblicato uno studio peer-reviewed su Nature.
