Quantcast
Channel: android.hdblog.it - Android Italian Community
Viewing all articles
Browse latest Browse all 57892

Editoriale | 48 ore con Jelly Bean: Ecco perchè Android è la mia scelta

$
0
0



Premessa doverosa:

Un editoriale contiene il punto di vista di un giornalista o di una persona che vuole condividere il proprio pensiero su un argomento specifico. Gli editoriali rappresentano il punto di vista della redazione del giornale, sito o blog e/o dei suoi redattori. Dunque sono articoli o pubblicazioni che contengono pensieri personali e che possono essere in parte o completamente non condivisi dal pubblico interessato all’argomento.

Questo Editoriale è scritto e proposto da Niccolo Roli

Il mondo Android mi ha sempre affascinato, lo ho iniziato a seguire si dalle prime uscite complice il blog stesso che mi stimolava a vedere i primi vagiti oltreoceano del sistema operativo mobile oggi più diffuso al mondo. Sono un ragazzo che ama la tecnologia e al quale piace utilizzare tutti i sistemi e gli strumenti. Apple, Linux, Windows, iOS, Windows Mobile/Phone, Symbian, Bada sono stati negli ultimi anni i principali OS che ho utilizzato e che utilizzo tuttora. Negli ultimi 3 anni il mondo mobile è cambiato completamente e il pensiero che a fine Giugno 2009 comprai un Samsung Omnia 2 con Windows Phone 6.1 e schermo resistivo appena lanciato sul mercato, mi fa riflettere molto su come in una manciata di mesi il nostro approccio agli smartphone sia completamente cambiato in tutti i sensi. Il merito dell’inizio del cambiamento è senza ombra di dubbio da attribuire ad Apple e a Steve Jobs che con iPhone sono riusciti a democratizzare l’utilizzo dello smartphone e a portare di fatto l’utilizzo dello smartphone in tutte le fasce di età. 

Ai tempi, recentissimi se ci pensiamo, di Omnia 2, solo iPhone era realmente in grado di poter offrire un’esperienza facile e immediata agli utenti e io stesso sono stato uno dei tantissimi utilizzatori della piattaforma Apple Mobile per lungo tempo con iPhone 3G e 3Gs comprati e tenuti per diversi mesi. Se ad Apple dunque riconosco di essere riuscita a portare non solo una rivoluzione nel settore mobile ma anche una apertura completa al mondo dei dispositivi mobili, allo stesso tempo vedo come un progetto che ancora oggi è vincente, sia comunque rimasto “statico” negli ultimi 5 anni. L’evoluzione tecnologica ha portato nuovi hardware, nuove potenze e tanti miglioramenti, ma se potessimo tornare indietro nel tempo e regalare un iPhone 4S ad un utente di iPhone 2G, questo non avrebbe nessun problema ad utilizzarlo come se fosse il suo device di sempre perche, fondamentalmente, nulla è cambiato a livello di interfaccia e usabilità  (un bene o un male è questione di punti di vista).

In un mondo mobile che è andato alla rincorsa di Apple e iOS per anni, si sono succedute tantissime interfacce, sistemi operativi e abbiamo visto declini impensabili fino a pochi anni fa (Nokia) e successi enormi per compagnie come Samsung. A sapersi sempre reinventare e a stimolare la corsa verso Apple nel tentativo, possiamo dire ormai riuscito, del superamento sul mercato, è stata Google.

Un’azienda che non fa del marketing il suo punto di forza, che ha lavorato e di fatto lavora ancora oggi in “sordina” (considerando che le novità annunciate di Jelly Bean sono una minima parte rispetto alle tantissime nuove funzioni portate dall’OS) e che si è saputa reinventare ogni anno in modo completo. Se a Giugno 2009 compravo Omnia 2 e sulla scrivania stava per arrivare l’iPhone 3Gs, Android era ancora lontano e sul mercato esistevano pochi smartphone con l’Italia che aveva appena visto la commercializzazione del Magic e stava per vedere il Galaxy i7500, uno dei flop più grandi tra i device Android mai usciti.

Si parlava di Android Cupcake, un sistema che, confrontato ad iOS sul mercato da 2 anni, era praticamente una prova tecnica più che un OS vero e proprio. Fortunatamente, occupandomi di HDblog e avendo una forte passione per il mondo mobile, provare i vari device era ed è per me una cosa normale e un modo decisamente privilegiato per potermi avvicinare a nuovi sistemi, conoscere e toccare con mano le novità del mercato e vedere i cambiamenti delle varie versioni dei sistemi operativi e assistere ai tentativi di rincorsa ad Apple.

Senza dilungarmi troppo, dalla meta del 2009 ad oggi sono passati esattamente 3 anni e dal Galay i7500 siamo arrivati al Galaxy S3, dall’HTC Magic siamo arrivati all’HTC One x e dall’iPhone 3Gs siamo arrivati all’iPhone 4s. Un’evoluzione continua, scandita sempre e comunque da Apple che ogni volta, con il suo appuntamento annuale di Giugno (ormai ottobre), è attesa con estrema suspance e con tanta eccitazione.

Tre anni che mi hanno visto avvicinare gradualmente ad Android e che mi portano a considerare oggi Android come la piattaforma mobile più evoluta al mondo in grado non solo di adattarsi alle esigenze di tutti, ma che può essere utilizzata e comprata da chiunque a prezzi decisamente inferiori alla concorrenza (il top gamma Google – Galaxy Nexus – costa nuovo oggi 350€ ed è l’unico con Jelly Bean ufficiale insieme a Nexus S e Nexus 7).

Il motivo è semplice: per me che ho la fortuna di provare tantissimi prodotti, vedere per anni e anni le stesse icone, la stessa interfaccia, gli stessi limiti (purtroppo ancora oggi con iOS 6 per esempio non posso inviare per mail più di 5 immagini insieme o non posso uppare file su dropbox e nello stesso tempo navigare in internet perche uscendo da DP si interrompe l’upload è stato aggiornato da alcuni giorni dp o a me non ha funzionato nelle ultime settimane ma adesso funiziona) mi ha stufato. iOS rimane insuperabile per tantissimi motivi e se guardiamo al solo hardware, Apple è una garanzia per assistenza e affidabilità nel tempo, inavvicinabile per gli altri produttori. Ma io non compro un device pensando solo che quando mi si romperà in 48 ore lo avrò nuovo o che tra 2 anni se lo rivendo avrò in cambio più di una pacca sulle spalle.

Guardo a cio che realmente mi serve, guardo l’evoluzione fatta da un sistema operativo e guardo quanto uno smartphone mi permette di giocare e divertirmi. Non parlo di videogiochi, ma di possibilità di adattare il device alle mie esigenze, poterlo usare veramente per tutto e non avere problemi a gestire un eventuale lavoro dallo smartphone se sono lontano da casa utilizzando tanti programmi insieme. Android in 3 anni ha saputo reinventarsi, cambiare, ha passato momenti discutibili, ha visto il flop di Honeycomb e ci sono stati errori sia da parte di Google, che sa parte dei produttori. La forza e al tempo stesso la debolezza del sistema è infatti la possibilità di utilizzare Android da chiunque permettendone un’ampia diffusione ma al tempo stesso una grande frammentazione.

Con iPhone non bisogna essere esperti del mercato per fare un acquisto sicuro. Si va in negozio, si chiede un iPhone, si compra e siamo felici di avere fatto comunque la scelta migliore per quella piattaforma/prezzo. Su Android la cosa non è uguale. Se si vuole comprare il prodotto migliore per una determinata fascia di prezzo, un minimo di infarinatura bisogna averla per non ritrovarsi dopo pochi mesi un telefono senza aggiornamenti o non proprio perfetto come da aspettativa. Un limite in un certo senso o comunque una minore facilità forse nella scelta.

Oggi, a 72 ore dalla presentazione di Jelly Bean, ci ritroviamo ad utilizzare il nuovissimo sistema di Google sul nostro Galaxy Nexus, l’iPhone di Google per molti aspetti e il marchio Nexus che sta, per la prima volta, entrando nel mondo comunque e che viene associato al marchio iPhone, non ad un modello preciso quindi, ma ad un brand, una gamma di modelli che identificano Google e Apple e che sono i device ufficiali dei produttori. Google sembra voler portare il brand Nexus ad un’ampliamento notevole tra il 2012 e il 2013 e questo non potrà altro che giovare a utenti e sviluppatori e alla stessa concorrenza.

Ci sono voluti 3 anni, è vero, ma dopo due giorni di utilizzo intenso di Jelly Bean, posso affermare che oggi Android è il mio sistema, la mia scelta e che nessun altro OS mi permette di utlizzare lo smartphone per qualunque cosa, anche come sostituto del PC (si parla sempre di smartphone ovviamente) in caso di emergenze.

Google non ha portato una nuova interfaccia, una nuova UI, ma ha consolidato il grande lavoro fatto su ICS mantenendone la struttura, rafforzandone la base di sviluppo e migliorando tantissimo gli elementi accessori, il cuore del sistema e offrendo una distribuzione matura e un parco di device completo e importante.

Passare da ICS a JB non è come passare da Gingerbread a ICS, le novità non sono cosi immediate e palesi. Usandolo però si percepisce come le risorse siano finalmente utilizzate in modo completo e sincrono. Si ha la sensazione di una maggiore stabilità, di una omogeneità del sistema che in parte mancava e le tantissime novità software permettono di arricchire l’esperienza quotidiana. In Italia ancora alcune funzionalità non sono presenti, ma l’iter di Google negli ultimi 12 mesi è stato proficuo e Android Jelly Bean è oggi la massima espressione che posso avere in uno smartphone.

Ovviamente le esigenze cambiano, i gusti possono essere diversi e la piacevolezza che ognuno ha di uno strumento cambia a seconda della persona che lo utilizza. Probabilmente per apprezzare a fondo Android bisogna essere utenti “smart” o meglio utenti che non usano il telefono per le sole funzioni base che oggi abbracciano anche la sfera sociale, ma utenti che, senza passare per sblocchi o aggiornamenti strani, non hanno paura di installare lancher alternativi, widget, modificare le proprie home e gestire i tanti programmi insieme in punta di dita.

Io sono un utente “evoluto” forse più informato di altri e che sperimenta senza problemi anche situazioni particolari. Voi stessi che state leggendo questo articolo siete utenti “evoluti” che amano la tecnologia e i sistemi mobile in generale e che forse, come me, hanno trovato in Android il perfetto strumento per una “smart life”.

Oggi Jelly Bean è il sistema che considero il migliore, il più flessibile, maturo e quello che si adatta meglio alle mie necessità. La dettatura vocale degli sms e dei testi è diventata ormai insuperabile e comodissima, Google Now è ancora in evoluzione ma l’idea sembra essere vincente. La ricerca vocale di Google è sorprendentemente efficace e sbagliare è veramente difficile. I Nuovi Widget e la gestione dell’interfaccia offre quelle piccole cose che migliorano la quaotidianità e il centro Notifiche è quanto di meglio si possa avere su un dispositivo mobile e un vero sistema di gestione all’interno del sistema stesso.

L’effetto burro e la rinnovata unione con i processori Quad Core proiettano Android verso standard qualitativi superiori eliminando il gap verso alti sistemi. Tante piccole novità che unite insieme formano Jelly Bean, un sistema rinnovato, maturo e una “minor release” a giudicare dal numero di versione che porta molte delle cose “accessorie ma utili ed efficaci” che oggi mancava. Ancora la frammentazione è da combattere ma la gamma Nexus si sta ampliando e questo potrebbe essere l’approccio giusto.

Spero però di vedere presto un ascesa di Windows Phone e importanti novità da Apple e iOS che non arriveranno prima del 2013 essendo iOS 6 già una “realtà”. Perchè se è vero che Android oggi è il “mio sistema” è altrettanto vero che il merito è stato di Apple e della concorrenza che si è creata in questi anni e una concorrenza continua che non diventi un monopolio di un solo OS o una lotta a due è sempre la cosa migliore per un rinnovamento, una ricerca di nuove soluzioni e idee nuove e vincenti che derivano da sfide per primeggiare in un settore di cui ormai non possiamo più fare a meno: quello degli smartphone.

Oggi scelgo Android; domani vedremo…




Viewing all articles
Browse latest Browse all 57892